domenica 30 dicembre 2012

ANNO FRANCO 2012



HIGHLIGHTS "JAMES FRANCO ITALIA" // Quest'anno non ci siamo risparmiati: tra i resoconti dai Festival di Venezia e Roma e le traduzioni in esclusiva del James Franco's Blog, abbiamo avuto anche il tempo di intervistare il protagonista di "Sal", Val Lauren e proporre a Tiziana Lo Porto di recensire per noi "The Best of The Smiths", raccolta di poesie di James pubblicate sulla rivista letteraria 113 Crickets.

CINEMA 2012 // Al cinema ci è mancato, ma durante il 2012, tra progetti come regista ("Child of God", "As I Lay Dying", "Interior. Leather Bar.") e altri come interprete ("Spring Breakers", "Lovelace", "This is The End", "Homefront", "Third Person"), James non è stato molto lontano dai set. Gli unici titoli su cui si poteva puntare, "The Broken Tower", "The Letter" e "About Cherry" non hanno avuto molta fortuna, mancando di distribuzione e uscendo direttamente per il mercato home video. Tra i tre, da recuperare assolutamente "The Broken Tower", un atto d'amore alla poetica di Hart Crane diretto con uno stile che cita Godard e Cassavetes.

MOMENTO TOP DELL'ANNO // Tatuaggi, denti d'oro e la testa ricoperta di treccine: James Franco diventa il rapper Alien per il film "Spring Breakers". Spuntano le prime immagini dal set, rimbalzano ovunque su internet e la curiosità per il nuovo film di Hamony Korine cresce esponenzialmente. Pochi mesi più tardi arriverà la premiere mondiale al Festival di Venezia e la critica, unanime, definisce l'interpretazione di James Franco come la migliore della sua carriera.



MOMENTO "AVEVAMO PERSO LE SPERANZE" // Esce finalmente in Italia il primo libro di James Franco,"Palo Alto: Stories", pubblicato da Minimum Fax con il titolo di "In Stato di Ebbrezza". A tradurre, Tiziana Lo Porto, giornalista e autrice, insieme a Daniele Marotta, della splendida graphic novel "Superzelda. La vita disegnata di Zelda Fitzgerald". 

MOMENTO "OMG!" // La body art, il pigiamone rosa, i dildo di "Gerbil", le sedute spiritiche e i rituali magici per Marte. Anche quest'anno James ha saputo sorprenderci con progetti inaspettati, poco accomodanti e sopra le righe. Il nostro preferito? Il tributo a Cindy Sherman per un'esposizione al Costume National di New York.


SIDE PROJECT // Non è nato per cantare ed è il primo ad ammetterlo, eppure si unisce a Tim O'Keefe e fonda i Daddy. MotorCity, il loro EP di debutto è intimo e personale. James duetta con l'icona soul Smokey Robinson, dedica un pezzo ai suoi genitori, Love in The Old Days, e rivive la sua infanzia nel video di Can't Say Goodbye.

COVER DELL'ANNO // Per L'Officiel Hommes Paris sono la coppia dell'anno. Insieme in "Rebel", che a maggio apre al JF Chen di Los Angeles, ma soprattutto in "Spring Breakers", dove Harmony Korine dirige James nel ruolo che segna un decisivo punto di svolta nella sua carriera di attore.



PHOTOSHOOT DELL'ANNO // Mariano Vivanco trasforma James Franco in Robert Mapplethorpe per GQ Style Germany. L'incredibile photoshoot anticipa uno dei prossimi impegni di James, che interpreterà Mapplethorpe nel biopic diretto da Ondi Timoner. Menzione speciale per il servizio fotografico della tanto attesa reunion del cast di "Freaks And Geeks" (qui).


L'INTERVISTA DELL'ANNO // In occasione dell'uscita di "Strongest of The Litter", il suo primo chapbook di poesie, James Franco rilascia un'intervista a Gregg Barrios di Los Angeles Review of Book. Il risultato è una conversazione a ruota libera sui libri che lo hanno formato, sull'approccio alla scrittura e su come questa influenzi il suo "fare cinema" come regista. Se l'avete persa, potete recuperarla qui.

LA CITAZIONE DELL'ANNO // A maggio James partecipa alla cerimonia di proclamazione dei laureati dell'Università di Arlington. Suo il discorso di chiusura (qui in versione integrale) e questo il passaggio chiave "Education, more than anything else, gives you an opportunity of choice."



IL VIDEO DELL'ANNO // James Franco e la sua assistente Anna Kooris se la scoattano alla grande su "Call Me Maybe" di Carly Rae Jepsen, il tormentone pop dell'anno. E' solo il primo di una serie di video (pubblicati su JamesFrancoTV) che ci mostrano il volto più scanzonato dell'attore. Imperdibile.


ASPETTANDO IL 2013 // Sulla carta, l'anno d'oro di James Franco. Tre i progetti attesissimi da pubblico e critica: il disneyano "Oz, The Great and Powerful", l'indie "Spring Breakers" e la commedia brucia botteghino di Seth Rogen "This is The End". A questi si aggiungono le probabili premiere ai Festival di "Maladies" e "Child of God", senza contare il già discusso "Interior. Leather Bar."

sabato 29 dicembre 2012

In uscita una nuova edizione di "Demian" di Herman Hesse con introduzione di James Franco

La nuova edizione del romanzo di Herman Hesse, Demian: The Story of Emil Sinclair's Youth, in uscita il prossimo luglio (qui) e tradotta da Damion Searls, conterrà una ricca introduzione di James Franco (suoi anche i ritratti sulla copertina). In Demian, Hesse esplora la propria adolescenza divisa tra il giusto e la fascinazione per il male.

venerdì 28 dicembre 2012

Unpacking Warhol

di James Franco



Marcel Duchamp, com'è noto, osservò che l'artista un giorno avrebbe puntato un dito e decretato che una qualunque cosa è arte. Ma cos'è che dà quel privilegio a coloro i quali puntano il dito? E cosa conferisce valore alle opere che designano come arte – anche se l'opera consiste in ciò che i più considererebbero spazzatura?

Nel caso di Andy Warhol, il padrino della Pop Art, quasi tutto ciò che ha toccato, ora ha un certo valore. Le Capsule del Tempo che ha creato dal 1974 fino alla sua morte, nel 1987, sono una serie unica. In pratica, Warhol impacchettava in scatole di cartone (spesso quelle che avevano contenuto le copie della sua rivista Interview), i rifiuti quotidiani della sua vita: carte di gomme, lettere, camicie, inviti, parrucche, periodici, fotografie, giocattoli, biglietti, bottiglie, scontrini, schizzi, sigarette. Firmava e datava le scatole – ognuna delle quali rappresentava una sorta di collage vérité – e le conservava. A un certo punto decise di allestire una mostra di quelle scatole alla Leo Castelli Gallery. Agli acquirenti non doveva essere permesso di aprire le scatole prima di comprarle: doveva essere un esercizio di vendita di arte come pesca a sorpresa. Così, ad esempio, un compratore avrebbe avuto la scatola dei quotidiani di New York in cui si parla del serial killer Figlio di Sam. Un altro l'uniforme da marinaio del film Querelle di Fassbinder. La mostra non fu mai realizzata, probabilmente perché Warhol era un accaparratore compulsivo e non si sarebbe lasciato sfuggire nulla dal suo possesso. Dopo la sua morte, le scatole – 612 in tutto – furono donate all'Andy Warhol Museum di Pittsburgh dalla Andy Warhol Foundation.

Negli ultimi cinque anni, gli archivisti del museo hanno aperto le Capsule del Tempo e catalogato i contenuti. Sono a circa due terzi del processo. Ecco un estratto del rapporto di un curatore riguardo alla Time Capsule 158, probabilmente sigillata nel 1977.

busta di carta Bianca della Rizzoli International Bookstore and Gallery contenente Junk di William. S. Burroughs © 1977 con l'inscrizione "For Andy Warhol, All the best William S. Burroughs"; … busta per le lettere e lettera scritta a mano da Elizabeth Taylor al Sig. Andy Warhol nessun francobollo, lettera datata 21 marzo 1977; … tazza e piattino di American Airlines, la tazza e il piattino entrambi bianchi con una linea blu al margine esterno, [tazza e piattino avvolti individualmente in fazzoletti di stoffa];… busta, invito all'anteprima della mostra di Robert Irwin il 15 aprile e piccola nota di spiegazione dell'esibizione, dal Whitney Museum of American Art al Sig. Andy Warhol, nessun francobollo; … fotografia a colori 5x7 pollici di Andy Warhol e un uomo sconosciuto in piedi vicino al Dane di Andy Warhol (Great Dane)

Da quest'autunno, il Metropolitan Museum of Art presenta "Regarding Warhol", un'esibizione che mette in mostra l'influenza di Andy Warhol sugli artisti contemporanei. Dal 1994 varie capsule e i loro contenuti sono state di dominio pubblico. Il processo di disimballaggio è quindi diventato una sorta di performance di Warhol direttamente dalla sua tomba. La sua ultima opera d'arte? Un ultimo scherzo? Il genio di Warhol riesce ad essere sia una cosa, sia l'altra.

Articolo originale pubblicato su Vanity Fair

mercoledì 26 dicembre 2012

James Franco incontra Princess Donna, protagonista del documentario KINK

Citata da Christina Voros in un'intervista pubblicata anche sul blog (qui), Princess Donna è una delle protagoniste di KINK, il documentario diretto dalla Voros e prodotto da James Franco che verrà presentato a gennaio al Sundance.



Nonostante questo, l'incontro con James Franco è avvenuto solo la scorsa settimana e Princess Donna ha colto l'occasione per regalargli una maglietta che celebra la sua specialità sui set porno. James, molto ironicamente, l'ha indossata.



TMZ, che pubblica in esclusiva le immagini, anticipa che James e Princess Donna stanno collaborando ad nuovo progetto ancora top-secret, ma se diamo un'occhiata alla foto pubblicata sul blog dell'attrice (qui) possiamo già farci un'idea sul contenuto. "Hollywood Babilonia", per chi non lo conoscesse, è il libro di Kenneth Anger pubblicato nel 1958 che racconta il lato oscuro e scabroso di Hollywood.

(photos courtesy TMZ, @PrincessDonna)

Emma Roberts parla di James Franco e 'Palo Alto'

La vedremo presto nel ruolo di April in "Palo Alto", il debutto alla regia di Gia Coppola e, intervistata dall'Huffington Post, Emma Roberts parla del progetto e di James Franco, confermando quello che già si intuiva dalle numerose foto trapelate dal set: James ha una parte nel film. 

Emma Roberts e James Franco sul set di "Palo Alto" (photo @JamesFrancoTV)

"È un racconto di fantasia ispirato alla vita di James Franco," dice la Roberts a proposito di Palo Alto. "Si tratta di una serie di storie interconnesse tra loro che hanno come protagonisti degli adolescenti cresciuti a Palo Alto. Lui interpreta un professore, io una sua studentessa e abbiamo una relazione piuttosto strana. È stato divertente lavorare su questo materiale."

Circa Franco, la Roberts dice che è un ragazzo incredibile:

"
È veramente straordinario, ci siamo divertiti molto a lavorare insieme. Lui è un attore particolarmente serio, ma di persona è molto più divertente di quanto si possa pensare."

lunedì 24 dicembre 2012

Buon Natale da "James Franco Italia"

Siamo arrivati alla Vigilia di Natale, la seconda che passiamo insieme, dopo un "anno Franco" ricco di novità e che verrà puntualmente celebrato con l'imminente megapost riassuntivo. Nell'attesa, faccio i miei migliori auguri di Buon Natale e buone feste a tutti voi, francoholics!

domenica 23 dicembre 2012

James Franco porta al cinema la tragedia di Roscoe "Fatty" Arbuckle?



Grazie ad una serie di scatti pubblicati su instagram, veniamo a conoscenza di un nuovo progetto che coinvolge James Franco in veste di regista, intitolato Fatty Arbuckle. Dal ciak nella foto, è possibile anche definire il periodo delle riprese, che stanno avvenendo proprio in questi giorni a San Francisco.

Roscoe "Fatty" Arbuckle, star del cinema muto, predecessore e ispiratore di Charlie Chaplin e Buster Keaton, fu il primo vero divo di Hollywood, capace di passare dalle folgoranti luci della ribalta (era richiestissimo e pagato con cifre da capogiro per l'epoca), all'oblio più assoluto a causa di un scandalo che lo coinvolse distruggendo per sempre la sua carriera. Durante un festino a base di sesso e alcool, l'attrice Virginia Rappe fu colta da un malore, morendo pochi giorni dopo. Fatty venne accusato e processato per stupro e omicidio.

Ricca di spunti cinematografici, la turbolenta vita di Arbuckle non è mai arrivata sul grande schermo, forse anche per l'imbarazzo di riportare alla luce una tragedia che lo stesso star-system hollywoodiano ha contribuito ad alimentare. Sarà James Franco a portarla per la prima volta al cinema?

Ricordiamo che pochi mesi fa James ha consigliato la biografia I, Fatty di Jerry Stahl, sul blog dell'Huffington Post (qui la nostra traduzione). Come sempre, vi terremo informati su tutti gli ulteriori sviluppi del progetto.

Jessica Chastain e James Franco insieme in 'Good People'?

Jessica Chastain e James Franco al Festival di Venezia, 2011

The Wrap riporta in esclusiva che Jessica Chastain sarebbe in trattative per un ruolo in "Good People", adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo thriller di Marcus Sakey.

Prodotto dalla Millenium Films e con James Franco già confermato nel cast, "Good People" è la storia di Tom e Anna Reed, una coppia  che si è indebitata fino al collo per sostenere le spese mediche necessarie al raggiungimento del loro sogno: avere un bambino. La soluzione ai loro problemi finanziari arriva quando scoprono il cadavere del loro padrone di casa e una busta con 400mila dollari. Putroppo però non saranno gli unici a volere quel denaro.

La Chastain e James Franco tornerebbero a lavorare insieme dopo "Tar", il film collettivo diretto dagli studenti della NYU presentato all'ultimo Festival di Roma.

venerdì 21 dicembre 2012

James Franco intervista Laurel Nakadate per 'Playboy' (HQ scan)

In occasione dell'uscita del suo nuovo libro fotografico 365 Days: A Catalogue of Tears, James Franco intervista Laurel Nakadate sulle pagine di Playboy. Leggete l'intervista completa subito dopo il salto.


giovedì 20 dicembre 2012

This Is The End: il primo trailer, il poster e foto promozionale



A poche ore dalla fine del mondo (WTF!?) arrivano online poster, trailer e prima foto promozionale di "This Is The End" la commedia apocalittica che segna il debutto alla regia di Seth Rogen e Evan Goldberg. Il momento, dicevamo, è perfetto e Rogen, insieme con James Franco, introduce il primo trailer ufficiale avvertendo che potrebbe essere l'unico filmato che i nostri occhi potranno vedere, prima che la profezia Maya si realizzi inghiottendoci tutti. Mentre decidete se credegli o meno, guardatelo subito dopo il salto.



"This Is The End", interpretato anche da Jason Segel, Michael Cera, Emma Watson, David Krumholtz, Paul Rudd, Martin Starr, Mindy Kaling, Kevin Hart, e Rihanna, uscirà nelle sale USA il prossimo 14 giugno 2013.

mercoledì 19 dicembre 2012

Il trailer di INTERIOR. LEATHER BAR.

E' arrivato online il trailer ufficiale di INTERIOR. LEATHER BAR. il film-documentario ispirato a "Cruising" di William Friedkin, diretto da Travis Mathews e James Franco, che verrà presentato al prossimo Sundance Film Festival e, a febbraio, al Festival di Berlino. Se ancora non sapete di cosa si tratta, vi invitiamo a dare un'occhiata allo storico del blog (qui)

martedì 18 dicembre 2012

[GALAXY Camera] James Franco, the photographer

Il fotografo. Dopo la versione multitasking, la Samsung presenta un altro volto del poliedrico James Franco, protagonista del nuovo spot Galaxy Camera.

CONSIDER THIS: James Franco consiglia 'The Perks of Being a Wallflower'

Nel pieno delle votazioni per gli Oscar, EW’s Prize Fighter ha lanciato la rubrica "Consider This", in cui personaggi preminenti del mondo del cinema parlano dei loro film dell'anno. James Franco ha scritto del film The Perks of Being a Wallflower, con Logan Lerman nei panni di un ragazzo dolce alle prese con un passato burrascoso, Emma Watson, una ragazza isolata da una cattiva reputazione ed Ezra Miller, il loro ribelle amico gay (soprannominato "Nothing"), che rifiuta di vergognarsi di essere quello che è.



Non è facile oggi fare un film sul liceo ed evitare di fallire miseramente.

Ci sono così tante serie televisive che, di settimana in settimana, usano e sfruttano tutto quello che riguarda quel periodo della vita: bulli, emarginati, atleti, piccoli artisti, innamorarsi per la prima volta, fare tutto per la prima volta, rendersi conto che il mondo degli adulti è imperfetto esattamente come quello dei ragazzi, capire chi si vuole essere, imparare a lottare per essere la persona che si vuole diventare, ecc.

"The Perks of Being a Wallflower" tratta gli stessi argomenti, ma in qualche modo occupa un posto a sé. Credo che più di qualsiasi cosa siano i personaggi e le interpretazioni a portare avanti il film. Non dico che non sono personaggi già visti, ma qui sono ritratti con un'onestà e una vitalità che li innalza al di là del cliché e li rende veri.

So che Emma Watson ha lottato perché il film fosse realizzato e che Stephen Chbosky era un regista esordiente alle prese con l'adattamento del suo libro, il che ha implicato un totale impegno personale in questo progetto, e si vede. Si vede dell'amore che scaturisce dai personaggi e da come sono ritratti.

Si avverte che gli attori si stanno davvero affezionando l'uno all'altro, stanno creando un mondo solidale intorno a loro e sono così generosi da condividerlo con il pubblico. Sono giovani attori che stanno sperimentando qualcosa di vero e ci permettono di esserne partecipi. Quando il personaggio di Logan Lerman ha una relazione con una ragazza che neanche gli piace [interpretata da Mae Whitman], gli voglio dire: "Lo so com'è! Ci sono passato anch'io!" Quando il personaggio di Emma Watson si rivela la puttanella della scuola, voglio subito farmela amica. E Ezra Miller, bè, mi fa venir voglia di essere gay, il suo personaggio è talmente pieno di vitalità.

È facile che tempi e i luoghi del liceo vengano trattati nel modo sbagliato, ma questi wallflowers li hanno sfruttati così bene. Parlano degli emarginati e non si tirano indietro dalle tematiche più dure: sesso, droga, suicidio, malattia mentale. E allo stesso tempo, catturano tutto ciò che di bello ha questa età: amicizia, amore, creatività.

James Franco

“Directing Herbert White”: James Franco pubblica la sua prima raccolta di poesie

James Franco, forte di un Master in Scrittura Creativa al Brooklin College e uno in poesia al Warren Wilson College, negli ultimi anni ha lavorato a diverse pubblicazioni per Esquire, McSweeney's e altre testate, oltre ad essere l'autore dei racconti di "Palo Alto: Stories" e della raccolta di poesie tascabile "Strongest of the LitterS".

Un'immagine da "Herbert White", il cortometraggio diretto da James Franco nel 2010 ispirato all'omonima poesia di Frank Bidart

E' di ieri la notizia che la casa editrice Graywolf Press of Minneapolis pubblicherà "Directing Herbert White", il primo libro di poesie di James Franco. Il titolo della raccolta riprende l'omonima poesia di Frank Bidart, già trasposta da Franco in un cortometraggio del 2010. L'editore Jeffrey Shotts ha dichiarato in un comunicato che queste poesie sono "una serie di ritratti dei successi e dei fallimenti americani nella cornice di Hollywood. […] Ma sono anche intelligenti e consapevoli note di avvertimento su quello che può succedere quando l'Io cinematografico diventa fisso e duplicabile, mentre l'Io reale deve continuare a vivere e stare in guardia."

La raccolta uscirà nell'aprile 2014.

lunedì 17 dicembre 2012

James Franco sul set di "Palo Alto"


Proseguono a Los Angeles le riprese di Palo Alto: Stories, il film di Gia Coppola tratto dall'omonimo debutto letterario di James Franco. Con un cast di tardo-adolescenti muniti di smartphone e account instagram, non mancano gli aggiornamenti costanti dal set. Grazie a questi, scopriamo che James ieri si trovava sul set allestito presso il campo sportivo del Pierce College: semplice visita o partecipazione attiva al progetto? Le immagini sembrano confermare i rumor di qualche tempo fa che lo vedevano coinvolto nel ruolo di Terry Brodsky aka Professor B., l'allenatore della squadra femminile di calcio del racconto "April" (nel film interpretata da Emma Roberts). Attendiamo conferme a riguardo.

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giovedì 13 dicembre 2012

mercoledì 12 dicembre 2012

Christina Voros parla del documentario "Kink" (prodotto da James Franco)

Le news della prima ora, uscite ormai un anno fa, davano James Franco dietro la macchina da presa per la regia del documentario su kink.com, il più noto sito fetish al mondo. Con la notizia della sua premiere al prossimo Sundance Film Festival, abbiamo scoperto però che Kink è stato diretto da Christina Voros, la storica direttrice della fotografia che segue James sin dal suo primo cortometraggio "The Feast of Stephen."

Intervistata da cosmopolitan, la Voros parla per la prima volta del progetto: "James ha interpretato qui uno dei suoi ultimi film, About Cherry, commentando 'Questo posto è fantastico, non posso credere che esista davvero, è bizzarro e affascinante." Si parla del quartier generale del sito, a San Francisco, un enorme magazzino fatto di celle, fruste e catene dietro le porte chiuse, ma anche brunch della domenica e sbalorditivi tour guidati. "La mia prima reazione è stata, 'Non so se voglio girare un documentario in una prigione porno un mese prima di Natale'", ha detto la Voros.

Christina Voros e James Franco sul set di "Child of God"

Cosa le ha fatto cambiare idea? "Avevo un conto in sospeso col porno. Un mio ex aveva trovato lavoro come montatore di video fetish soft-core… e ho dato di matto! Del tipo, 'Non farlo col mio Final Cut Pro!'", ammette Christina. "Ma ho passato tre giorni a parlare con registi e registe (porno). Li ho trovati molto interessanti, come Princess Donna (attrice/regista), con una doppia laurea alla NYU in Studi di Genere e Fotografia. Ho conosciuto persone con cui potrei uscire — intelligenti, divertenti, motivate. E ho spostato l'ottica del documentario sulla domanda: cosa spinge le persone verso questo tipo di carriera?"

Camera in spalla, Kink ha condotto Christina nel mondo oscuro della sottomissione, delle sculacciate, con interviste ad attori "a cui capita di essere nudi e legati a testa in giù."

"Non esistono tabù. Le persone vanno in giro nude o entrano in bagno per un clistere," ricorda. "A dire il vero è stato liberatorio. Oltre al mangiare e dormire, il sesso è l'unica cosa che tutti facciamo, eppure è ancora sconveniente parlarne."

Forse la cosa più scioccante, dice Christina, è stata realizzare che il dietro le quinte dei set porno, almeno in casa Kink, non è così spaventoso come sembra. Riporta con sorpresa di avere visto registi donne e scoperto un codice secondo cui gli attori impongono i propri limiti tipo, "Mi sta bene se mi tiri i capelli, ma non schiaffeggiarmi. Puoi insultarmi, ma non legarmi le mani dietro la schiena."

"Il più grande equivoco sul mondo BDSM è la convinzione che chi domina abbia il controllo, ma è chi si sottomette a dettare limiti e regole. Hanno una 'parola chiave' anche se la loro fantasia è essere degli schiavi," dice Christina. "Ma questa informazione viene intenzionalmente taciuta quando vedete un porno. Se sapeste che il sottomesso ha la chiave per liberarsi da una situazione, la fantasia verrebbe meno."

In un periodo in cui la tematica BDSM tiene banco nel best seller mondiale "50 Sfumature di grigio", Christina sostiene che l'argomento del "bondage in camera da letto", non si esaurirà presto. "E' interessante capire qual è il limite di ciò che è normale e ciò che è porno. La linea di confine tra le due cose diventa sempre più sottile. Si può discutere sul fatto che sia una cosa positiva, o negativa, ma sta succedendo."

Kink è prodotto da James Franco e la sua Rabbit Bandini.

(fonte cosmopolitan)

James Franco su GQ Style Brasile: il photoshoot completo

Cliff Watts fotografa James Franco per il primo numero di "GQ Style Brasile". Ecco il photoshoot completo.



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martedì 11 dicembre 2012

Guarda "Can't Say Goodbye", il nuovo video dei Daddy



James Franco ricorda la sua infanzia in "Can't Say Goodbye", il terzo e ultimo singolo estratto da MotorCity, l'ep di debutto dei Daddy, il side-project musicale fondato con Timothy O'Keefe. "Questa è una canzone molto triste per me", dice James in esclusiva a MTV "l'ho scritta quando è morto mio padre, anche se non è esplicita in questo senso e può essere intesa come un addio a chiunque. Di recente mia madre ha tirato fuori tutti i filmini della nostra infanzia, così abbiamo pensato che fosse giusto usare quelle immagini per la canzone". Ecco il risultato, decisamente commovente.

lunedì 10 dicembre 2012

Gregg Barrios intervista James Franco sulle sue prime letture e gli ultimi scritti

Gregg Barrios di Los Angeles Review of Book incontra James Franco in occasione dell'uscita di "Strongest of The Litter", la sua prima raccolta di poesie appena pubblicata da The Hollyridge Press. Il risultato è una splendida intervista su letteratura e scrittura, tradotta in esclusiva per voi da James Franco Italia.


GB: Nel tuo racconto di Palo Alto: Stories "Rainbow Goblins", Teddy, il protagonista, fa servizi sociali in una biblioteca per l'infanzia. Così dà vita a una valanga di ricordi mentre legge (rilegge?) classici per l'infanzia come The Rainbow Goblins, The Very Hungry Caterpillar, Where the Wild Things Grow ecc. Qual è stata la tua prima esperienza con la letteratura da bambino?

JF: Da bambino leggevo molto. Credo che molti di quei libri che leggevo all'epoca sono stati importantissimi per la creazione del mio mondo dell'immaginazione. Quando ero molto piccolo ricordo che The Berenstain Bears, Doctor Seuss, Maurice Sendak, Runaway Bunny, The Velveteen Rabbit e soprattutto i libri di Bill Peet hanno avuto una grande influenza. Quando ero un po' più grande mio padre mi leggeva pagine da Lo Hobbit e quella è stata la prima grande incursione nel mondo del fantasy per me: mi sono immerso in tutti i libri del Mago di Oz di L. Frank Baum e nella serie di cinque romanzi di Lloyd Alexander Chronicles of Prydain. E ovviamente Il Signore degli Anelli e i libri su Alice di Carrol. Dopo sono passato a storie più realistiche, ma da piccolo ero un appassionato del fantasy.

GB: Ho saputo solo di recente che Betsy Franco, che scrive letteratura per l'infanzia (più di 50 libri all'attivo) è tua madre. Ho utilizzato la sua antologia di poesie per adolescenti (You Hear Me?) per i giovani poeti del Carcere Minorile di San Antonio, per aiutarli a sviluppare i loro talenti per la poesia. Tua mamma come ha influenzato le tue letture?


JF: E' fantastico che tu abbia usato il libro di mia madre. I miei genitori hanno iniziato come pittori; si sono conosciuti in un corso di pittura a Stanford. Quando sono nato, entrambi hanno lasciato e mia madre ha cominciato a scrivere. Ha sempre scritto, durante tutta la mia vita, quindi non posso non pensare che non abbia avuto alcuna influenza su di me. Quando ero piccolo mi mostrava le bozze del suo lavoro per avere il punto di vista di un ragazzino. La scrittura è sempre stata dentro di me dal primo momento. Provavo a scrivere già da molto giovane. Mi ricordo di uno strano libro che chiamai Deep Down, e un racconto sul suicidio. Bizzarro davvero.

Ora io e mia madre siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Lei si sta lanciando nella recitazione e io mi sto concentrando sulla scrittura. Lei ha scritto un romanzo per giovani adulti che parla di studenti di liceo e anch'io ne ho scritto uno su ragazzi che vanno a scuola. Lei sta lavorando con ragazzi che fanno parte di una compagnia teatrale e io con studenti universitari che fanno teatro. Lei ha composto diverse antologie di poesie per ragazzi e io insegno scrittura creativa.

All'inizio non volevo che mia madre leggesse il mio lavoro, credo fermamente che l'approvazione genitoriale non può essere preso in considerazione da un artista. Ma quando mia madre legge le mie cose, penso a lei come un buon lettore, più che come mia madre. Non mi vergogno più, non mi imbarazza più quello che le do da leggere; lo so che mi considera un autore e non suo figlio quando legge i miei lavori. 

domenica 9 dicembre 2012

James Franco e gli studenti della CalArts presentano "Paradise"



Dal 13 al 16 dicembre al California Institute of the Arts (CalArts) di Los Angeles, un gruppo di venti attori e dieci registi metterà in scena "PARADISE: A compilation of Tennessee Williams One Act Plays". 

Sotto la guida di James Franco e del membro di facoltà Deborah LaVine, gli studenti dell'istituto d'arte hanno esplorato i significati della "performance" dietro ai media del teatro e del cinema.
Il risultato sarà "PARADISE", un insieme di performance in un unico atto, in cui saranno recitate importanti scene tratte dall'opera del grande drammaturgo americano Tennessee Williams, reinterpretate in chiave contemporanea.

L'ingresso è libero.

sabato 8 dicembre 2012

#JamesFranco #Cinecittà

Via instagram, James Franco saluta Cinecittà e il set di "Third Person". Grazie ad un tweet di Paul Haggis (qui), regista del film, apprendiamo infatti che per lui e MIla Kunis le riprese si sono concluse questa settimana.

venerdì 7 dicembre 2012

R.E.M & James Franco: ecco la "Collage Version" di That Someone Is You

Avevamo già parlato di una prima versione di "That Someone is You", il video diretto per il "Collapse Into Now Film Project" dei R.E.M. che utilizzava immagini tratte da "Collage", lo spettacolo multimediale curato da James per la TISCH (qui). Dopo la breve anteprima di qualche tempo fa, possiamo vederlo ora in versione integrale. Delle due, quale preferite?


giovedì 6 dicembre 2012

Freaks & Geeks: l'attesa reunion sulle pagine di Vanity Fair USA

Per la prima volta dal 2000, i protagonisti di Freaks and Geeks, la serie cult di Paul Feig cancellata dopo soli 18 episodi, si riuniscono sulle pagine del numero speciale di Vanity Fair curato dal Re Mida della commedia americana Judd Apatow. Ecco il photoshoot di Mark Seliger con il cast al completo dieci anni dopo "la laurea."



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martedì 4 dicembre 2012

James Franco e Brian Butler invocano lo spirito di Marte alla L&M Arts di Los Angeles



Stasera James Franco parteciperà ad una singolare esposizione artistica nella galleria L&M Arts di Los Angeles, ideata dall'artista visivo e regista Brian Butler.

Si tratta di una performance ispirata al cerimoniale in cui si evocava lo spirito di Marte, scritto e interpretato per la prima volta a Londra nel 1910 dal famoso occultista Aleister Crowley. Il rituale è poi diventato parte integrante della storia di Los Angeles nel 1946 quando Jack Parsons, pupillo di Crowley, realizzò una sua versione del cerimoniale, per inviare una maledizione sul fondatore di Scientology L. Ron Hubbard.

Stasera Butler evocherà Bartzabel, lo spirito di Marte, nel luogo – la L&M Arts – che fu casa dell'autore recentemente scomparso Ray Bradbury. Il protagonista del rituale sarà lo stesso Butler, il Capo Mago e il resto del cast vedrà Henry Hopper nei panni del suo Assistente Mago, Noot Seear (attrice vista in New Moon) come sua Aiutante Maga e James Franco come Base Materiale, lo strumento attraverso il quale lo spirito di Marte si manifesta.

La performance inizierà alle 20:30, ora di Los Angeles e sarà seguita da un ricevimento tenuto dall'artista Ed Ruscha. (fonte dangerousminds)


AGGIORNAMENTO 5/12/12: troverete online un video e alcune immagini della serata. Leggerete che l'uomo sotto l'abito rituale rosso è James Franco, ma non è così. James infatti non ha potuto partecipare alla discussa performance con Brian Butler perchè si trovava ancora in Italia.

James Franco nel documentario "A Fuller Life - The True Story of an American Maverick"



Nel centenario dalla nascita del regista Samuel Fuller, sua figlia Samantha ha pensato ad un interessante progetto per commemorarlo. Con l'aiuto finanziario di Kickstarter e il contributo volontario di diverse personalità del cinema, tra cui Tim Roth, Wim Wenders e James Franco, è nato "A Fuller Life", un documentario sui generis che ripercorre la vita straordinaria del cineasta americano.

I membri di questo cast d'eccezione leggono passi dall'autobiografia di Fuller nel suo ufficio, luogo di importanza affettiva per sua figlia, che ricorda: "passava ore infinite a battere un tasto dopo l'altro sulla sua macchina da scrivere. Era un vero reporter, sempre alla ricerca di nuove eccitanti storie. Ma la storia della sua vita è senza dubbio la più illuminante di tutte."

Fuller, infatti, non era solo un regista. È stato giornalista e reporter di guerra; ha anche combattuto attivamente nella prima divisione della fanteria statunitense durante la Seconda Guerra Mondiale. A seguito di questa esperienza sono nate le sue sceneggiature e i suoi film che indugiano a lungo sulla violenza umana (Ho ucciso Jesse il bandito, Il grande uno rosso). "Odio la violenza" dichiarò "ma questo non mi ha mai impedito di usarla nei miei film." Con film come Il bacio perverso e Il corridoio della paura, Fuller è stato il primo regista indipendente americano a confrontarsi con quelle tematiche controverse, care agli autori della fine degli anni sessanta.

"A Fuller life" comincia con l'undicenne Samuel, alle prese con il suo primo lavoro a New York, continua con il percorso che lo portò a diventare il più giovane crime reporter del suo tempo, l'esperienza in guerra e gli anni a Hollywood che lo consacrarono regista iconoclasta per antonomasia. Il tutto è completato dalle apparizioni di James Franco e il resto del cast che leggono circondati da tutti gli oggetti del cuore di Fuller.

James Franco nell'ufficio di Sam Fuller. Quando il passato, incontra il presente... ispirando il futuro.

Il film è ancora in fase di lavorazione. Avendo un budget molto basso, Samantha Fuller sta raccogliendo fondi per completarlo e dare a suo padre quello che desiderava: "an amazing celebration for my 100th birthday".

lunedì 3 dicembre 2012

Artists For Peace And Justice Cocktail: photocall

Direttamente dalla serata romana di ieri alla Boutique Vhernier, ecco James Franco in tuxedo Gucci, in uno scatto dal photocall del cocktail per "Artists For Peace And Justice".

James Franco a Roma al "Artists For Peace And Justice Cocktail"

2 dicembre, 2012: James Franco torna a Roma per partecipare al gala di raccolta fondi pro Haiti organizzato da Paul Haggis e dalla Fondazione Francesca Rava. Ecco le foto dell'arrivo al cocktail pre dinner alla Vhernier Boutique di Via del Babuino, sponsor della serata. Con lui, anche Mila Kunis, sua partner nel film "Third Person" le cui riprese sono ancora in corso a Cinecittà.



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