martedì 29 maggio 2012

Don't Bring Your iPad to Once the Musical



28 maggio - L'insegna luminosa diceva che Once è lo spettacolo con più nominations ai Tony. Dentro era pieno di gente e sul palco era inscenato un pub pieno di musicisti che suonavano motivetti folk irlandesi; il pubblico cercava i propri posti, con in mano pinte di bevande in contenitori di plastica termica; ghiaccio e liquidi erano sparsi sul pavimento nei corridoi. In giro c'era fermento. Non avevo mai visto il film da cui è tratto lo spettacolo, ma avevo parlato con delle persone, persone intelligenti, che avevano visto il musical tre volte. 

Ci siamo fatti lentamente strada tra una coppia di signore anziane e poi abbiamo oltrepassato un'altra signora in confronto alla quale le signore di prima si potevano chiamare ragazzine. Nana non c'era, è ancora bloccata a Londra. Peccato, perché avrebbe amato molto lo spettacolo, lei adora i musical. Ci siamo abbandonati nelle nostre poltrone mentre l'anteprima allo spettacolo stava già finendo. Poi le cose si sono leggermente confuse. Siccome nessuno aveva annunciato formalmente di spegnere i cellulari, come invece accade di solito, non eravamo sicuri se stesse cominciando lo show o se fosse in scena ancora l'anteprima. Alcuni uscieri ci dicevano di spegnere gli apparecchi elettronici, ma sembrava più una debole supplica. Sono i normali annunci ufficiali che servono a segnalare l'inizio dello spettacolo, come "l'allacciare le cinture" sugli aerei. Un vecchio musicista sul palco è partito con un assolo e il pubblico ha iniziato a calmarsi, ma le luci non si erano ancora abbassate ed è per questo, immagino, che l'uomo di mezza età alla mia destra non aveva ancora spento il suo I-Pad. Forse pensava di essere ad un concerto, perché ha sollevato l'I-Pad per fotografare la scena. Io che ero accanto lui ero parecchio distratto da quello schermo, ma per la fila di dietro sarà stato incredibilmente insopportabile.

Inside Rebel

In esclusiva per NOWNESS, un imperdibile dietro le quinte di "Rebel". Guarda il video in due parti dopo il salto.



domenica 27 maggio 2012

Wes Anderson Rises



25 maggio - Wes Anderson è tornato. Moonrise Kingdom è il suo miglior film da Rushmore. Il nuovo film è appena stato presentato in anteprima a Cannes ed esce oggi negli Stati Uniti, ma ho avuto modo di vederlo ad una proiezione per cast e crew a Newport, R.I. (Rhode Island) due sere fa.

Al momento sono a R.I. per terminare la mia laurea alla RISD. Ho una settimana di pausa dalle riprese di The End of the World di Seth Rogen a New Orleans, così ho avuto il tempo di andare alle valutazioni finali per il mio dipartimento, Digital + Media. Il mio ultimo lavoro è una casa di legno che contiene 16 video tratti da un libro di erotic fiction intitolato Fucking James Franco. Penso sia andata bene; fatto ciò, tutto quello che dovevo fare era assistere alle valutazioni di altre persone. Così quando ho sentito che il film di Wes sarebbe stato proiettato in zona, mi è sembrata come la ricompensa perfetta per due anni di scuola d'arte. Una delle ex assistenti di Wes, Gabrielle, è una mia amica della NYU, così le ho chiesto se poteva farci entrare alla proiezione, e lo ha fatto. Ho portato la mia assistente Anna, il mio amico e compagno di classe Tim e il mio professore Raphael.


sabato 26 maggio 2012

Adventures in Fantasy Filmmaking, Venus in Fur Edition



24 maggio - Sono finalmente riuscito a vedere Venus in Fur a Broadway.
 
Sono stato in e fuori città negli ultimi mesi e ho cercato di andare a vedere lo spettacolo due volte ma ho dovuto annullare a causa di cambiamenti di programma last-minute. Avevo sentito così tante cose buone a riguardo da persone che amano il teatro. Continuavano a dirmi, "Sarebbe un gran film."

Poi mi sono imbattuto in Hugh Dancy, il protagonista dell'opera teatrale, ad un after party del Met Ball -- una di quelle feste ridicolosamente affollate frequentate da ogni star immaginabile. "Oh, scusa, Kayne... Scusa, Mick Jagger, proverò a schiacciare il mio sedere contro Jeff Koons per non essere di intralcio a Beyoncé."

Mentre ero schiacciato contro il petto di Hugh, mi sono ripresentato e gli ho detto che avevo tentato di vedere il suo spettacolo due volte e che stavo cercando disperatamente di andarci. Ha detto grazie ma mi ha avvisato che rimanevano solo sei settimane di repliche. Dopo, solo perchè quelle feste possono essere imbarazzanti e uno si attacca a qualunque cosa sia disponibile per fare conversazione, ho stupidamente chiesto se pensasse che lo spettacolo sarebbe un buon film. Probabilmente avrà pensato stessi fiutando il suo ruolo per me stesso per qualche terribile versione Hollywoodiana, ma giuro che non era mia intenzione.

giovedì 24 maggio 2012

James Franco protagonista del nuovo webisode di 'Fact Checkers Unit'

Diciamo la verita: il James Franco cazzone ci mancava. Eccolo quindi, in fuga e incinta, sull'improbabile copertina della rivista "Swag", uno dei momenti più esilaranti dell'ultimo webisode di Fact Checkers Unit, celebre serie web nata su NBC.com, non nuova a memorabili ospitate vip. Dove vedere il video? CLICCATE QUI!

mercoledì 23 maggio 2012

James Franco... e James Franco Italia su "Grazia" di questa settimana

Dopo essere stato citato da Tiziana Lo Porto su D (qui l'articolo), "James Franco Italia" riceve un altro bel riconoscimento sulle pagine del nuovo numero di Grazia (in edicola da oggi), che ha intervistato James in occasione dell'opening di "Rebel" a Los Angeles. Il settimanale gli ha girato alcune domande fatte dai lettori, tra cui la mia sulla sua passione per il cinema italiano. Accompagnato dal servizio fotografico di Jeff Vespa scattato in occasione del TIFF 2010, l'articolo è ricco di aneddoti e curiosità. Non perdetelo.

clicca per ingrandire

martedì 22 maggio 2012

On Commencement Speeches



16 maggio - Il New York Observer, un quotidiano di proprietà del genero di Donald Trump, forse meglio conosciuto per la pubblicazione di una rubrica a tematiche sessuali nella metà degli anni 90 – ha avuto da ridire su un articolo che ho scritto sull’Huffington Post, riguardo ai tour dei fantasmi a New Orleans.

Ecco l'inizio del loro pezzo:


James Franco, la vera voce della nostra generazione, tra i vari impegni artistici e didattici ha trovato del tempo per iniziare a scrivere sull'Huffington Post. Era ora!
 
Di quale importante problema del nostro tempo ha voluto parlare Mr. Franco? Della dichiarazione di Obama sui diritti dei gay? Della performance di Marina Abramovic allestita sopra l'Hudson? Del suo nuovo album forse?
 
Tutte ottime ipotesi, ma James Franco ha voluto parlarci di qualcosa di molto vicino al suo cuore: i tour stregati a New Orleans che ha fatto con la sua Nana. (che è il nome della sua parrucchiera, non è sua nonna.)

lunedì 21 maggio 2012

Haunted Tour in New Orleans



14 maggio - Sono a New Orleans da un po' di settimane ormai. Sto lavorando all'esordio alla regia di Seth Rogen, una commedia sulla fine del mondo. Il nostro è uno tra i 20 film che si stanno girando a New Orleans in questo periodo. È diventato un nuovo centro per le produzioni hollywoodiane – un po' per gli incentivi forniti dalla Louisiana, ma anche perché la città è ancora un vero spasso. Quentin Tarantino, Leonardo DiCaprio, Jamie Foxx, Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger e Harrison Ford sono tutti qui al momento. Il nostro autista ci ha detto che ci sono più ristoranti ora che prima di Katrina. Non so cosa voglia dire esattamente, ma immagino che gli affari stiano girando di nuovo da queste parti.

domenica 20 maggio 2012

Gimme Some Shelter

Da circa due settimane James collabora con l'Huffington Post scrivendo un blog personale. James Franco Italia traduce in esclusiva per voi i suoi post. Iniziamo dal primo: "Gimme Some Shelter". 



10 maggio - Ho passato il weekend a New York City. Ho preso l'aereo delle 06.00 di mattina da New Orleans, sono atterrato all’aeroporto di La Guardia e sono andato direttamente nel Queens, dove i miei studenti della NYU stavano girando l'ultimo dei segmenti del loro film basato sulla raccolta del 1984 del poeta Stephen Dobyns, Black Dog, Red Dog. Questo segmento è ispirato ad una poesia intitolata “The Gun”, in cui due ragazzi senza supervisione di adulti leggono fumetti e fumano sigarette fin quando uno dei due punta la pistola contro l'altro e gli ordina di togliersi i pantaloni. La camera accanto a quella del set apparteneva a una delle figlie del padrone di casa e al muro era appeso un gigantesco poster di una boy band di cui non avevo mai sentito parlare, chiamata qualcosa come Really Big Rush. Mentre gli studenti stavano preparando il set, ho preso un libro dallo scaffale della ragazza. Ce n'erano due tra cui scegliere, e voi penserete che io abbia preso quello intitolato "The Clash" – fuori contesto, in una camera piena di pop adolescenziale – ma invece ho optato per "Burning Up: in tour con i Jonas Brothers". Era pieno di foto dei ragazzi dai capelli ricci in tourné. Quel che è certo è che hanno molti fans, sebbene solo adolescenti.

sabato 19 maggio 2012

Disponibile il libro-catalogo di Rebel

OHWOW pubblica in esclusiva "Rebel", il libro che accompagna l'omonima installazione curata dal MoCA e attualmente esposta al JF Chen di Los Angeles. Il libro cattura e documenta la rivisitazione del capolavoro di Nicholas Ray Rebel Without A Cause (1955) ad opera di James Franco con la collaborazione di Douglas Gordon, Harmony Korine, Damon McCarthy, Paul McCarthy, Terry Richardson, Ed Ruscha, and Aaron Young.



Il volume di 192 pagine, esplora i momenti dentro e fuori la pellicola di Ray, espandendo la narrazione del film e documentando i nuovi e non convenzionali video, fotografie, dipinti, disegni e sculture che compongono l'installazione. Il libro contiene anche materiale inedito non incluso nella mostra e traccia un quadro degli artisti che hanno reinterpretato le leggende del film originale, le persone coinvolte, il posto in cui ha avuto luogo, Hollywood, il cinema come mezzo e immagini dal dietro le quinte.

Il teorico dell'arte Francisco J. Ricardo, introduce con un saggio il libro, delineando il contesto di "Rebel" e spiegando l'impulso per l'indagine di Franco e le sue motivazioni artistiche, dal concepimento dell'opera fino alla sua esecuzione. Ricardo afferma che "Il progetto riguarda essenzialmente la fusione della verità e della tradizione, del romanticismo e dell'interpretazione, delle emozioni dentro e fuori lo schermo che riflettono contemporaneamente tre realtà: il mondo dello sviluppo dell'adolescente di allora, il soggetto del film e la sua sceneggiatura, le passioni private in gioco tra i componenti del cast".

Ispirato dal materiale scritto, ma mai girato, e dai movimenti culturali del 1955, Franco ha collaborato con ogni artista coinvolto per esplorare lo spirito del film originale, la tematica della mascolinità, il decadimento morale dell'epoca e la cultura dei motori. Il suo lavoro parte da una re-interpretazione di Age 13 (1995) – documentario educativo di Sid Davis che tratta delle problematiche all'interno della famiglia, di alienazione e violenza – rigirato come fosse riferito all'infanzia di James Dean.

Douglas Gordon continua questa indagine riprendendo una scena mai girata con protagonista Henry Hopper che si martoria il corpo con un pennarello rosso; Harmony Korine rivisita la celebre scena della lotta coi coltelli; Paul McCarthy e suo figlio Damon McCarthy, presentano una video installazione con protagonisti James Franco nel ruolo di James Dean, Paul McCarthy in quello di Nicholas Ray, e altri, in una grottesca messa in scena degli eventi che si vocifera siano successi durante le riprese di Rebel Without a Cause. Questo video, girato al Bungalow Two dello Chateau Marmont, allude a Hollywood e alla celebrità, all'arte e al mondo dell'arte, ed è descritto dai McCarthy come "l'inizio di un'indagine continua, con annesse improvvisazioni, all'interno di un gruppo di personaggi coinvolti in un'installazione multimediale"; Terry Richardson fotografa Franco versione drag per la rivista Candy; Ed Ruscha cattura le ambientazioni storiche di Hollywood da un monologo di Blind Run di Nicholas Ray, una delle prime sceneggiature del film originale. Un quadro di Ruscha, Rebel (2011), è stato usato come cartellone all'interno dell'installazione. Tutto questo per arrivare alla drammatica chiusura del libro "Rebel", con Aaron Young che fa schiantare il modello di una macchina, richiamando Dean, in una fossa scavata nel deserto.

La copertina del libro infine, contiene il logo della mostra ideato dal leggendario tatuatore Mark Mahoney, che ha collaborato con Franco anche in Brad Renfro Forever (2011), dove, come tributo ad un ribelle contemporaneo, Mahoney ha inciso con un coltello il nome di Brad Renfro sul braccio di James Franco.

Rebel può essere acquistato nello store online del MoCA (QUI)

Rebel: James Franco in drag

Dal magazine transgender "Candy" alla mostra "Rebel". James Franco e Terry Richardson si incontrano di nuovo a Los Angeles per mostrare al pubblico una serie di outtake tratte dall'ormai celebre servizio drag pubblicato due anni fa.
 
"James Franco in drag" in esposizione al MoCA

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venerdì 18 maggio 2012

I poster promozionali di "Maladies" e "Spring Breakers"

Arriva da Cannes il primo poster promozionale di "Spring Breakers", che svetta tra i cartelloni dei coming soon sparsi per la Croisette. Secondo poster invece per "Maladies", dopo quello decisamente più ispirato rilasciato qualche mese fa (qui).


"Maladies" e "The Letter" al Marché du Film di Cannes

Ci siamo: i film "Maladies" di Carter e "The Letter" di Jay Anania verranno presentati al Marché du Film di Cannes (16/25 maggio). Manifestazione collaterale al Festival ufficiale, il Marché du Film è la piazza più prestigiosa al mondo per tutti gli addetti ai lavori del mondo del cinema in cerca di finanziamenti, produttori e distributori. La speranza per i due film con protagonista James Franco è che vengano venduti ad un distributore ufficiale che ne permetta l'uscita in sala.

James Franco al prossimo Festival Internazionale del Film di Roma

Secondo quanto dichiarato in una recente intervista a Rolling Stone, James Franco sarà tra i protagonisti della prossima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma in programma dal 9 al 17 novembre. "Sarò presto al Festival Internazionale del Film di Roma, ci vedremo là!", ha detto. Grazie a Marco Müller - nuovo direttore del Festival di Roma - che l'anno scorso lo ha portato a Venezia con il suo "Sal", avremo quindi l'occasione di ritrovare James in Italia. Ma con quale film si presenterà? E' ancora presto per dirlo, ma ricordate le parole - era febbraio - di Vince Jolivette a proposito di Child of God? "[...] sarà pronto in 6/8 mesi per essere inserito nel circuito festivaliero, mentre l'uscita nelle sale è prevista per il prossimo anno." Insomma, giusto in tempo per Roma?

James sul set di "Child of God"

martedì 15 maggio 2012

Le ultime su "Tar" e "Black Dog, Red Dog"

Chi altri, se non James Franco sarebbe in grado di mettere insieme i propri studi, la poesia, i dottorandi della NYU, finanziamenti indipendenti e un gruppo di attori di prima scelta, per creare non uno, ma due nuovi lungometraggi? Questo è ciò che ha fatto con "Tar" e "Black Dog, Red Dog," due film basati su altrettante raccolte di poesie, adattate dagli studenti di cinema che segue alla New York University. Ogni studente ha diretto un corto basato su una singola poesia, uniti poi in un unico, coeso lungometraggio.

"Tar", tratto dal libro di CK Williams vincitore del Premio Pulitzer, è stato interamente finanziato da Victorino Noval e dalla Rabbit Bandini Productions di Franco e Vince Jolivette. Dieci registi/studenti della NYU hanno diretto, oltre James, anche Michelle Williams, Mila Kunis e Jessica Chastain. "Ho contattato le persone che conoscevo e che pensavo fossero aperte ad un progetto del genere", ha detto Franco a Variety. "Tutti mi hanno risposto con entusiasmo e lo hanno fatto ... gli studenti poi si trovano ancora a quel punto in cui sono puri e motivati." Franco ha utilizzato una formula simile anche per "Black Dog, Red Dog", un libro di poesie di Stephen Dobyns che è stato pubblicato nel 1984. Attualmente in post-produzione, "Black Dog, Red Dog", ha come protagonisti Scott Haze, Jim Parrack, Olivia Wilde, Chloe Sevigny e Whoopi Goldberg.

James Franco, Jessica Chastain e Jordan March sul set di "TAR"

Il piano di Noval è quello di portare "Tar" nei Festival per cercare una distribuzione e utilizzare tutti i proventi per finanziare i progetti futuri degli studenti della NYU. A tal proposito Vince Jolivette ha dichiarato che "Tar" potrebbe essere presentato già al prossimo Toronto Film Festival, mentre "Black Dog" è ancora in sala di montaggio.

"Dopo essermi laureato alla New York University mi sono proposto per l'insegnamento di una classe", ha detto Franco a Variety. "Volevo fare un paio di cose che non avevo mai visto prima in una scuola - lavorare a livello professionale, trovare un finanziamento, grandi attori, e anche se con un budget molto ridotto, ottenere una produzione di alto livello."

"Quando hai a che fare con la poesia, devi pensare ad una forma-film completamente diversa, ti apre a nuovi approcci
", ha detto Franco. "Il nostro ultimo film ha un'atmosfera unica. Racconta una storia e allo stesso tempo è uno sguardo sulla vita del poeta." 
fonte Variety

James Franco indossa i Future Eyes

Volete avere i caleidoscopici Future Eyes, indossati da James Franco all'inaugurazione di "Rebel" al MoCA? Ecco dove comprarli (QUI)

photo courtesy Adarsha Benjamin | via PAS UN AUTRE

Il primo poster ufficiale di "The Letter"

"The Stare" di Jay Anania cambia titolo e diventa "The Letter", thriller psicologico con protagonista Martine (Winona Ryder), una commediografa che inizia a manifestare disturbi psichici proprio quando sta per lanciare la sua nuova opera teatrale. In preda a stati allucinatori ed episodi paranoici, non riesce però a capire se è vittima di un complotto o semplicemente sta perdendo il contatto con la realtà. James Franco, interpreta Tyrone, uno degli attori della pièce. Ecco il primo poster promozionale.

lunedì 14 maggio 2012

"Rebel" Al MoCA, Press Preview

Ancora "Rebel", ancora l'opening al MoCA con una gallery dalla Press Preview di sabato. Dopo il salto, accompagnata da un video della presentazione di James.



domenica 13 maggio 2012

L'inaugurazione di "Rebel" al MoCA

Los Angeles. Città abbagliante, di stelle cadute e gioventù ribelle. Dopo Venezia, la cornice ideale per rivisitare il capolavoro di Nicholas Ray, "Rebel Without a Cause". Arricchito di nuovi contenuti multimediali e set, tra cui una riproduzione fedele dello Chateau Marmont, "Rebel" debutta al MoCA dove rimarrà in esposizione fino al 23 giugno. Ecco alcune immagini dell'opening di sabato 12 maggio, e se volete fare un piccolo tour virtuale della mostra, cliccate QUI, QUI e QUI (attenzione: contenuti espliciti)



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James all'UTA: il discorso integrale

Purtroppo non in altissima qualità, ma il messaggio arriva comunque forte e chiaro: "Choices – they are yours, take them and make them!" Guarda il video integrale del discorso di James all'Università del Texas di Arlington.


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thanks to utamagazine

sabato 12 maggio 2012

James all'Università del Texas di Arlington



Spostata al College Park Center a causa del maltempo, la cerimonia di laurea dell'Università del Texas di Arlington è stata comunque un successo. Davanti ad oltre 2000 persone, forte del suo invidiabile curriculum universitario, James Franco ha ricordato ai laureati della classe 2012 l'importanza dell'obiettivo raggiunto, paragonando l'istruzione a una forma di dipendenza. "E' una sensazione così appagante che l'ho rincorsa per gli ultimi sei anni", ha detto. "Dopo avere lasciato l'Università della California per dedicarmi alla recitazione, mi sentivo come bloccato", ha aggiunto. Per questo nel 2006, a 28 anni, è ritornato alla UCLA per laurearsi in letteratura inglese, aprendo un nuovo percorso universitario che continua ancora oggi. E a chi pensa che lo studio centri poco con Hollywood, James ha una risposta anche per questo, perchè lo studio l'ha reso un attore, un comunicatore ed un ascoltatore migliore. "L'educazione, più di ogni altra cosa, vi da la possibilità di scegliere", ha detto.

martedì 8 maggio 2012

Le ultime su "Rebel"

Dopo l'inaugurazione alla Biennale di Venezia, l'installazione multimediale collettiva "Rebel", ideata da James Franco, debutterà il prossimo 12 maggio al MOCA di Los Angeles. Rispetto alla versione già presentata al pubblico, la mostra sarà arricchita di nuovi contenuti. Tra questi, un video intitolato "Rebel Dabble Babble", diretto da Paul e Damon McCarthy, che ha tra gli interpreti i porno attori James Deen e Heather Vahn. Secondo quanto riportato in esclusiva dal sito AVN, i due interpretano James Dean e Natalie Wood. Girato al Bungalow Two dello Chateau Marmont, il video mette in scena i rumoreggiati incidenti accaduti durante le riprese di "Gioventù Bruciata", tra cui uno a sfondo sessuale tra Dean e la Wood. Diviso in due sezioni distinte, "Rebel Dabble Babble" (qui la press release) ha come protagonisti principali James Franco e Elyse Popper, sostituiti nelle scene di sesso da Deen e Heather Vahn. "Abbiamo girato una scena porno. Penso si possa parlare di shock art", ha dichiarato Deen ad AVN. L'attore, che è anche tra i protagonisti del già annunciato documentario su kink.com diretto da James Franco, in passato ha interpretato Dean nel film hard "Elvis: A Porn Parody". 

fonte AVN

Agli abiti preferisco il cardigan

Ecco due piccole interviste rilasciate durante il party Gucci della scorsa settimana. James Franco parla del suo rapporto con il brand italiano, di servizi forografici e del suo ruolo in Spring Breakers.



Siamo ad un evento Gucci, sei uno dei volti del loro brand, e indossi Gucci dentro e fuori i red carpet. Hai un look preferito o un capo che indossi spesso?
Sono un tipo da cardigan.

Ti abbiamo visto indossarne spesso uno blue navy, persino sopra l’abito. 
Quello mi piace molto. Ne indosso uno anche nel nuovo film di Seth Rogen. Interpretiamo tutti noi stessi, quindi ovviamente indosso Gucci. E' un maglione che ho già usato prima, largo e blue.

Hai visto tuo fratello sulla copertina di GQ?

Oh si!

Cosa hai pensato?
Ho pensato fosse fantastico. Mi ha sorpreso.

Sorpreso perchè pensavi non lo meritasse?

No, non sapevo sarebbe finito sulla copertina! Me l'ha fatto vedere la mia assistente e ho pensato, "Oh mio Dio!"

Hai letto la poesia che ha scritto per vostra nonna?
No.

[Dopo avergliela mostrata] Ci chiedevamo, hai scritto anche tu una poesia dedicata a lei?
[Ride] No. Ma una delle migliori poesie di Hart Crane si intitola My Grandmother's Love Letters (Le lettere d'amore di mia nonna) e la recito nel film che ho girato. E' strano, ci sono cose che me la ricordano in questa poesia di Dave.

Passando a Spring Breakers. Dobbiamo chiedertelo, quanto c'è voluto per avere quelle treccine, e chi te le ha fatte? 
Un artista locale di St. Petersburg. Penso ci siano volute cinque ore, ma solo perché ha voluto provare varie forme. Non mi ha fatto male, ma il prurito è stato tanto perché non si possono bagnare.

Per quanto tempo hai dovuto tenerle?
Solo due settimane.

Riguardo al tuo personaggio nel film, il rapper Riff Raff ha dichiarato che quel ruolo era stato pensato per lui. E' vero?
Niente di quello cha ha detto è vero. E vi spiego anche perché non gli è mai stata offerta quella parte. Io e Harmony Korine parlavamo da tempo della possibilità di fare un film insieme, molto prima di Spring Breakers. Sono un fan del suo lavoro e gli ho detto "Farei di tutto con te." Abbiamo iniziato a buttare giù qualche idea e un giorno mi manda una bozza che parlava di queste ragazze in vacanza che incontrano un ragazzo che le porta sulla cattiva strada. Da qui è nata la sceneggiatura. Quindi, non esiste nessuna possibilità che a Riff Raff sia stato offerto il ruolo. Certamente io e Harmony abbiamo visto i suoi video per trarre ispirazione, ma era solo uno dei tanti a cui abbiamo guardato. Ci tengo a dire che l'influenza maggiore arriva da un rapper locale della Florida chiamato Dangerous. E' praticamente sconosciuto, ma è diventato un modello di riferimento per me e ha partecipato anche al film.

Quindi Riff Raff non ti ha mai spedito i suoi vestiti?
No, mai. Ma se vuole ancora mandarmi i suoi vestiti, può farlo.
fonte GQ


Marina Abramović e James Franco al MET Ball 2012

James Franco ha partecipato ieri al MET Ball, l'esclusivo gala che apre la mostra annuale del Costume Institute, lo storico dipartimento di costume del Metropolitan Museum. Ad attraversare il red carpet con lui, un pezzo di storia dell'arte: Marina Abramović.



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