mercoledì 27 giugno 2012

James Franco su 'The Coffin Factory' #3

Ricordate Three's Company: The Drama (qui), l'installazione presentata al Sundance '11 e riproposta in High/Low, Rob Lowe, sfortunata mostra mai aperta al pubblico a causa di problemi legali non meglio identificati? James Franco torna a parlarne sulle pagine di The Coffin Factory, magazine fieramente indipendente dedicato agli amanti dei libri. Attraverso immagini e testi inediti, James ci guida dentro una puntata della serie. Potete acquistare 'The Coffin Factory' issue #3 sul sito ufficiale della rivista (qui)

martedì 26 giugno 2012

'Milk Made' intervista James Franco

Milk Made ha incontrato James Franco in occasione dell'opening di Rebel a maggio. Ecco l'intervista tradotta da James Franco Italia, dove James parla di come è nata l'esibizione, della sua esperienza come professore alla NYU e del suo prossimo libro, Actors Anonymous.


Milk Made: Questa esibizione, Rebel, ti ha visto molto coinvolto. Ce ne vuoi parlare e raccontarci come ti sei preparato? Sei sempre stato un fan di James Dean? 

James Franco: Vediamo. Ho avuto a che fare con questo materiale da molto tempo, essendo affascinato da James Dean dai tempi del liceo. Poi a scuola di recitazione ho studiato il suo lavoro e infine l'ho interpretato nel 2000 nel biopic per la tv. Poi, circa nove o dieci anni dopo, ho letto un libro sul dietro le quinte delle riprese di Gioventù Bruciata e si è di nuovo acceso il mio interesse per quel materiale. Volevo rivisitarlo, ma sapevo che non l'avrei fatto in modo convenzionale, come fosse un semplice documentario sul making-of. L'elemento più interessante per me a quel punto era il mito nato intorno a quel film, intorno alle persone che ci hanno lavorato, perché quelle leggende e quelle voci erano diventate potenti tanto quanto le vicende stesse del film. James Dean, Natalie Wood e Sal Mineo divennero delle icone per diversi motivi, così ho voluto indagare ogni aspetto ed è così che è incominciato il nostro percorso.
 
MM: Tu hai diretto e recitato in alcuni dei film dell'esibizione. Quanto è diverso dirigere un film dall'interpretarlo?
 
JF: Ecco, credo che nessuno di questi film sia davvero diretto allo stesso modo di un tradizionale film per il cinema. Sono tutti delle collaborazioni con una struttura non definita e con degli elementi che abbiamo concepito durante il processo. Ovviamente siamo partiti da delle idee ben precise, ma che poi si sono man mano evolute.
 
MM: Hanno contribuito all'installazione anche personaggi della cultura moderna abbastanza conosciuti e piuttosto controversi, come Terry Richardson e Harmony Korine. Com0è stato collaborare con loro a Rebel? Hai mai lavorato con loro direttamente?
 
JF: Sì. Ho fatto dei photoshoot con Terry Richardson ed è diventato un mio amico. Circa due anni fa, quando ho iniziato a pensare al progetto, Terry, casualmente, ha avuto l'idea di ritrarmi vestito da drag per il magazine Candy. E io ho pensato: "Oh, è un'idea interessante e ed è legata ad alcune delle tematiche trattate in Rebel. Quindi, sì, facciamolo per Candy, ma lo incorporeremo nell'esibizione." Ed è grandioso lavorare con Terry, mi piace molto. Harmony, l'ho sempre ammirato da quando ho visto Kids alle superiori, ma non l'avevo mai incontrato. Quando stavamo lavorando al progetto mi è capitato di incontrarlo e gli ho detto quanto lo ammiravo e quanto avrei voluto lavorare con lui, e lui ha detto la stessa cosa, così abbiamo parlato di progetti che avremmo potuto creare insieme. Poi mi è venuto in mente: "ma certo che può fare qualcosa per Rebel, perché Gioventù Bruciata catturava la delinquenza e la ribellione giovanile con uno spirito fresco, parlava ai giovani nella loro lingua e Harmony è uno che fa lo stesso oggi." Quindi doveva essere coinvolto. Gliene ho parlato e si è interessato

James Franco, a luglio in Europa per due appuntamenti imperdibili

James Franco torna in Europa per due appuntamenti da non perdere che si terranno a Londra e Monaco la prossima settimana. Partiamo dal 1 luglio quando all'ICA, il famoso Istituto di Arte Contemporanea di Londra, James parteciperà ad un panel di discussione moderato dalla giornalista Katie Puckri. Un'occasione per parlare della sua carriera "multimediale" e, nello specifico, del suo contributo all'arte contemporanea con le mostre Dangerous Book Four Boys e Rebel. Il 2 luglio invece, James volerà a Monaco per partecipare al Filmfest München, dove presenterà ben tre dei suoi progetti più recenti in campo cinematografico: Francophrenia, il documentario girato sul set della soap General Hospital, già proiettato in anteprima mondiale all'ultimo Rotterdam Film Festival; Idaho e My Own Private River, dedicati al capolavoro di Gus Van Sant, My Own Private Idaho, che debuttano per la prima volta ad un Festival europeo. Alla fine delle proiezioni è previsto un incontro col pubblico. (fonte ICA, FM)

lunedì 25 giugno 2012

James al closing party di 'Rebel'

Ecco alcune foto dal closing party di Rebel che si è tenuto sabato al J.F. Chen di Los Angeles. A chiudere la mostra, dopo un mese e mezzo, la proiezione dell'inedito cortometraggio Red Rebel e una performance dei Superhumanoids.



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sabato 23 giugno 2012

James Franco nella 'Walk of Fame' dal 2013

Una piastrella non cambia la vita, ma se ha la forma di una stella, certamente segna un bel traguardo nella carriera di ogni attore. Durante la cerimonia dell'anno prossimo, a 34 anni e dopo 15 di carriera, James Franco sarà tra i 24 artisti a ricevere una stella nella leggendaria 'Walk of Fame' di Hollywood, che dal 1960 consacra alla fama mondiale attori e personalità di spicco dello star system. Congratulazioni James!

venerdì 22 giugno 2012

First Look: James Franco in "Hollywood Heights"

Perez Hilton pubblica in anteprima il trailer - con James Franco - di Hollywood Heights, la nuova serie del canale Nick at Nite in onda dal prossimo 29 giugno. Protagonisti della serie un aspirante songwriter e uno studente delle high school che daranno una svolta alle loro vite dopo l'incontro con la popstar Eddie Duran. James Franco interpreterà un produttore di Hollywood di nome Osbourne Silver, un chiaro tributo ai personaggi dei film Spiderman e Strafumati. Guarda il trailer subito dopo il salto.

James Franco sul set di "Hollywood Heights"

Maladies: prima proiezione stasera al BAMPFA

Dopo una lunga attesa, la macchina produttiva di Maladies da finalmente segni di vita. Stasera, al Berkeley Art Museum and Pacific Film Archive (BAMPFA), verrà proiettata una prima copia grezza del film già montato per testare le reazioni del pubblico. Alla proiezione parteciperanno Carter, il direttore della fotografia Doug Chamberlaine e il montatore Curtis Clayton. Maladies racconta la vita dopo il ritiro dalle scene di un attore di soap opera che si crede schizofrenico. Ora viva in una casa stile Grey Garden a Long Island, insieme alla sorella depressa (Fallon Goodson) e il suo migliore amico, un'artista cross-dresser interpretata da Catherine Keener. 


fonte BAM/PFA

giovedì 21 giugno 2012

In case you missed it: James Franco, The Room Before And After

Il post che segue mi è stato suggerito da un inconsapevole lettore arrivato al blog digitando su google "James Franco che distrugge una stanza". Non avendo mai affrontato l'argomento, mi dispiace non avere colmato questa sua curiosità. Lo faccio ora, anche per chi, forse, non ha mai sentito nominare questo singolare progetto. Parliamo di The Room Before And After contenuto nella rivista multimediale  WHOLPIN, che alla sua ottava uscita, datata 2009 (qui), chiama lo scrittore Dave Eggers a dirigere tre cortometraggi con protagonisti altrettanti attori: Creed Bratton, Mara Banford e, appunto, James Franco. L'idea di partenza è molto semplice. Prendiamo una stanza, uguale per tutti, con lo stesso perimetro e contenuti, introduciamo a turno i tre attori con l'unica direttiva di agire come fossero nel mezzo di un tumulto interiore, e vediamo come la distruggono. Il risultato è meno banale di quanto si possa pensare. La cosa interessante in The Room Before And After è vedere come lentamente la recitazione lascia il passo a qualcosa di più profondo e primordiale. Ogni attore distrugge la stanza in modo diverso perchè, inevitabilmente, riversa se stesso nell'azione. Parafrasando Marina Abramović, la performance diventa reale nel momento stesso in cui la stanza/finzione non è più paragonabile al palco di un teatro, ma diventa un Io in cui ogni gesto, goccia di sudore versata ed emozione è realmente vissuta. Nell'intervista che accompagna il corto, Dave Eggers dichiara che James Franco è stato l'unico a sfasciare la porta e il muro. Senza spingersi in semplicistici psicologismi, è opportuno posizionare i suoi gesti nel suo percorso creativo. Era il 2009, dopo Milk; Palo Alto: Stories non era ancora stato pubblicato e lui non era il Renaissance Man che conosciamo oggi. Era un potenziale inespresso che doveva abbattere muri e trovare via di fuga. Eccolo quindi "James Franco che distrugge una stanza", qui e subito dopo il salto.


martedì 19 giugno 2012

"Rebel" chiude sabato e si tinge di rosso



Ad un mese dalla sua inaugurazione, "Rebel" chiude i battenti e lo fa con un ennesimo colpo di coda firmato James Franco. Avevamo già parlato dell'azione di performance art che ha investito l'installazione qualche settimana fa (qui) e ora, in occasione del closing party di sabato 23 giugno, quell'evento diventa "RedRebel", un cortometraggio che verrà proiettato in apertura della serata.

Summer Reading Part 5: A Visit From the Goon Squad



So che questi post sui libri non sono tanto divertenti da leggere quanto lo sono quelli sui film e gli show televisivi, perchè non tante persone quante quelle che hanno visto gli show e i film hanno letto i libri. I film e gli show sono grandi nodi di un'esperienza condivisa; tutti sono critici quando si tratta di TV e di cinema perchè tutti hanno accesso ad essi e tutti pensano di capirli. E' divertente lodarli e insultarli perchè ciò svela i nostri gusti e ci permette di mostrare quanto siamo intelligenti. Ma principalmente forniscono materiale per conversazione -- un modo per noi per parlarsi l'uno con l'altro. Quindi suppongo di chiudere un po' la conversazione quando scrivo di libri. Poichè questi post affrontano problematiche che gli scrittori hanno nei programmi di scrittura, so che non sono per tutti. So anche che alcune persone che si considerano scrittori saranno in disaccordo con le mie idee, o penseranno semplicemente che sono stupido, ma anche questo va bene, fintanto che i post mi permettono alcune considerazioni sui libri.

venerdì 15 giugno 2012

Oz, The Great and Powerful: il logo ufficiale e la partecipazione al prossimo Comic-Con

Grazie agli amici di @MilaKunisWeb possiamo dare una prima occhiata al logo ufficiale di Oz, The Great and Powerful (disponibile in HQ e in due colori qui), ma non è l'unica notizia riguardante l'atteso kolossal Disney in uscita a marzo 2013: Variety riporta che il film di Sam Raimi avrà un highlight speciale al prossimo Comic-Con di San Diego, a luglio. Non è ancora chiaro cosa includerà quel "first look" di cui parla l'articolo, ma è tradizione della manifestazione regalare al pubblico anteprime che lasciano il segno, quindi potrebbe trattarsi di un teaser trailer se non qualche minuto in esclusiva della pellicola. Certamente non mancheranno gli incontri col pubblico e per una Mila Kunis che sarà lì il 14 luglio per presentare un altro suo film, Family Guy, il che lascia supporre la presentazione di Oz a ridosso di quella data, non abbiamo ancora notizie su James Franco. Essendo però il protagonista, la sua presenza dovrebbe essere praticamente certa.

giovedì 14 giugno 2012

Summer Reading Part 4: Split Narrative In 'The Marriage Plot'



13 giugno - Ho già detto che il blog Vulture del New York Magazine non si perde nemmeno uno dei miei afflati, il che vuol dire che scrivono su tutto ciò che dico o faccio. Ma purtroppo la blogosfera sembra odorare solo i peti che hanno a che fare con la cultura pop. Se canto in playback Carly Rae Jepsen o scrivo di Kristen Stewart, riportano la news come se fosse l'evento di attualità più importante, ma non si degnano mai di considerarmi quando parlo di letteratura. Almeno spero che se ne occupino i miei colleghi bloggers, anche se tutto ciò che fanno è criticare il mio stile, dicendo che è ai livelli di un compito scritto all'università -- e lo fanno con un linguaggio degno della pagina Facebook di uno studente di scuola media.

Saturday in New York: Bess, Wiseman and Clybourne Park



12 giugno - Ho passato il sabato a New York. Avevo un evento da presentare nel pomeriggio così sono partito da New Orleans venerdì sera. Ho provato ad andare all'ultimo spettacolo di Battle Royal al IFC, ma il mio autista non è potuto passare a prendermi, così l'ho perso ed è finita che ho visto il nuovo film di Seth Rogen, Take this Waltz, sulla pay per view. E' diretto da Sarah Polley e parla di un singolare triangolo amoroso canadese. Il ruolo è inusuale per Seth e l'ho trovato interessante perché mostra un lato vulnerabile che di solito non fa vedere. Il personaggio di Michelle Williams deve scegliere tra due uomini, ma penso che la sua scelta sia facile, Seth è il miglior ragazzo in circolazione. E se lui sapesse cucinare come il suo personaggio, probabilmente sarebbe il miglior ragazzo del secolo.

martedì 12 giugno 2012

Summer Reading, Part 3: Remembering the Lovely Details of The Virgin Suicides



11 giugno - Mentre la mia estate di lettura continua, a volte trovo il tempo per vedere dei film. Qualcosa mi ha messo in testa Sean Penn – presumo l'averlo visto brevemente in When the Levees Broke, il documentario di Spike Lee sull'uragano Katrina. Ho realizzato, non senza vergogna, che nonostante mi reputi uno dei suoi più grandi fan, ho perso qualcuno dei suoi film. Soprattutto tra i primi, che non erano disponibili nella mia videoteca di fiducia: Crackers di Louis Malle; Racing with the Moon, co-interpretato da un fantastico Nicolas Cage con ancora i capelli e Judgment in Berlin, diretto da suo padre, Leo Penn. Ora che i film possono essere noleggiati online, li ho visto immediatamente in streaming su Amazon. 

Can Prometheus Help Us Understand Ourselves?



9 giugno - E' uscito Prometheus. Duh. Questo è il quinto episodio della serie di Alien -- un prequel che si svolge verso la fine del ventunesimo secolo. Effettivamente la data non sembra poi così lontana, con i nuovi progressi della medicina fatti ogni anno, mi chiedo quanti tra i componenti del pubblico di oggi avranno modo di vedere la fine del secolo e verificare cosa hanno azzeccato Ridley Scott e altri registi e cosa hanno sbagliato.
 
Naturalmente l'accuratezza non è il punto del film, e la data specifica è un po' un simbolo arbitrario per "il futuro non troppo distante," nello stesso modo in cui 1984 di Orwell, scritto nel 1949, parlava di dove le cose fossero dirette, non di come sarebbero state realmente. Ovviamente, non chiacchieriamo tutti nella Neolingua o non lavoriamo sotto l'occhio che vede tutto del Grande Fratello. Ma se Orwell non ha fissato i dettagli, ha catturato il quadro più ampio? E, a pensarci bene, forse ha preso anche i dettagli.

James Franco e Laurel Nakadate ricordano Brad Renfro al New Museum


Sabato scorso, James Franco ha presentato il suo cortometraggio "Brad Renfro Forever" ad un folto pubblico stipato nel seminterrato del New Museum di New York. L'evento, presentato da Artspace.com e The THING Quarterly, è stato un tributo a Brad Renfro, l'attore morto di overdose da eroina nel 2008. Il piano originale includeva la partecipazione di una medium, ma durante il dibattito subito dopo la proiezione, Franco ha detto di avere cancellato all'ultimo minuto la sua partecipazione perché gli sembrava poco rispettoso.



L'evento al New Museum ha segnato anche il lancio dell'edizione limitata del coltello a scatto dedicato all'attore, con la scritta multicolor "Brad Renfro" lungo il manico e "FOREVER" inciso sulla lama. Il singolare oggetto d'arte è un omaggio a "Deuces Wild," il film su gang rivali a cui Franco e Renfro hanno partecipato dieci anni fa "un pessimo film che avrebbe potuto essere il nuovo 'Mean Streets', ma non è stato così," ha aggiunto Franco. In "Brad Renfro Forever," vediamo l'attore incidersi sul braccio il nome "BRAD", un'incisione creata da Mark Mahoney, leggendario tatuatore di Los Angeles. Prima del fatto, vediamo Franco e Mahoney discutere su come eseguire l'operazione. "E se lo facessimo in stile prigione," chiede Franco. Il tatuatore risponde disegnando in aria con le mani, "Potrebbe essere un 4-Ever," e questo ha provocato una sonora risata da parte del pubblico. E l'incisione è sul suo braccio, "sta scomparendo, ma è ancora lì", ha detto Franco durante la discussione, rimproverato scherzosamente dalla fotografa Laurel Nakadate per avere fatto un'incisione poco profonda, da "ragazzina problematica".

Dopo la proiezione, Franco ha detto, "Per ricordare Brad c'era bisogno di qualcosa di forte perché è stato brutalmente dimenticato". Questo soprattutto a causa della morte di Heath Ledger, avvenuta una settimana dopo la sua. Nell'edizione degli Oscar 2008, Renfro non è stato nemmeno incluso nel consueto montaggio dedicato a tutti gli attori morti quell'anno. Franco ha proseguito dicendo che il corto è "una metafora delle persone che non hanno il controllo delle loro vite" – attori, ha detto, "che vengono bruciati troppo in fretta" dalla spietata industria cinematografica. Attraverso l'atto estremo di incidere il nome dell'amico sul suo corpo, Franco ha potuto riportare l'attenzione sulla vita di Brad e su quello che ha lasciato.



Per chiunque fosse interessato al coltello-tributo a Brad, può acquistarlo qui per 850$, ma per favore: non imitate Franco a casa. (source Huffington Post, animalnewyork, the thing

domenica 10 giugno 2012

Summer Reading Part 2: Fatty Speaks



8 giugno - Ci sono molti reparti coinvolti nel set di un film, e tutti hanno il tempo per lavorare e per riposare. Per gli attori, il tempo è qualcosa da dividere con il reparto luci. Gli operatori lavorano mentre gli attori aspettano, e gli attori recitano mentre il reparto luci aspetta. Durante i tempi di attesa, gli attori possono fare un bel po' di cose. Possiamo chiacchierare, giocare a "Fruit Ninja" o, se la pausa è molto lunga, tornare nelle nostre roulotte e guardare I Soprano in DVD. Oppure leggiamo.

Mi piace leggere. E dato che l'ho trascinata lontano dalla sua casa (Londra), mi sento responsabile dell'intrattenimento di Nana – sono il suo amico più caro qui negli States – quindi leggo spesso a voce alta per lei durante le prove luci. Così come non tutti i libri sono dei buoni audiolibri, non tutti i libri hanno successo quando li leggo a Nana.
Tom Sawyer sarebbe meglio di Tristram Shandy, semplicemente perché la narrazione è chiara e i personaggi dinamici. Quando un libro è troppo astratto o complesso, inizia a perdere il suo potenziale se letto a voce alta.

Kristen Stewart the Queen



7 giugno - Nana è tornata a New Orleans dopo una settimana trascorsa a Londra ad occuparsi del makeup per il press tour di Prometheus. Fortunatamente, gli altri truccatori del film che sto girando l'hanno sostituita così che lei potesse assicurarsi che il cast di Prometheus avesse un bell'aspetto per Access Hollywood. Sono solo un pochino arrabbiato, ed è solo perchè mi piace avere Nana attorno e non mi piace condividerla. Ma capisco che lei abbia un ruolo creativo e che abbia bisogno di prendere in considerazione la propria carriera; capisco anche che abbia fatto dei sacrifici per me. L'anno scorso, ha passato sei mesi a Detroit a fare la mia pettinatura da inizio secolo (cioè il ventesimo) per Oz, invece di accettare un lavoro come capo del reparto parrucchieri per Snow White and the Huntsman. Non mi va di parlare se abbia fatto la scelta giusta oppure no, ma nell'ultimo anno mi ha rammentato che si sarebbe divertita molto a creare tutte le acconciature per Huntsman. Beh, Huntsman è finalmente al cinema e, siccome al momento stiamo girando di notte, abbiamo colto l'occasione del ritorno di Nana per andare a vedere uno spettacolo mattutino; Iris, la mia socia di produzione messicana, è venuta con noi. C'è un fantastico cinema chiamato Canal Place su Canal & Decatur dove prendono le ordinazioni dal tuo posto a sedere e servono popcorn gastronomico, insalate, panini e birra. Nana ha preso il popcorn al gusto di tartufo e io ho presso quello normale perchè di solito i sapori sanno di vecchio dopo alcuni bocconi.

sabato 9 giugno 2012

Summer Reading Part 1 of 6: 'If I Don't Six'



4 giugno - Leggo molto. Quest'estate passerò la maggior parte del tempo sul set. C'è un sacco di tempo libero per gli attori sul set di un film, perchè ci vuole molto tempo per impostare le luci, e di solito io ne approfitto per leggere. Per il film a cui sto lavorando a New Orleans, solitamente porto due libri sul set: uno per me e uno da leggere ad alta voce a Nana, la mia parrucchiera e amica. Nana ama leggere, ma l'inglese è la sua terza lingua, per cui preferisce che legga io per lei. Recentemente le ho letto I, Fatty, dal libro di Jerry Stahl su Fatty Arbuckle -- ma ne parlerò meglio nel prossimo post.

A volte le persone mi chiedono dei consigli su libri da leggere. So che molte dei miei giovani colleghi saranno alle prese con la trilogia di Hunger Games e i libri di Fifty Shades of Grey quest'estate, ma ho pensato di scrivere una serie di post che parlano di alcuni libri che ho gradito quest'estate.

giovedì 7 giugno 2012

James Franco, sabato al New Museum per il lancio di "The Thing Moon Editions: Switch Blade"

Abbiamo parlato abbondantemente di The Thing Quarterly, a conti fatti il primo vagito dell'installazione "Rebel". Ora, a distanza di un anno e in collaborazione con Moon Editions, arriva un'edizione speciale e a tiratura limitata (qui) che richiama il coltello usato in "Brad Renfro Forever".


Sarà proprio James Franco a presentare questo esclusivo oggetto da collezione, creato insieme alla storica maison italiana Latama, sabato al New Museum di New Tork. Ad accompagnarlo nel panel di discussione, l'artista Laurel Nakadate e la medium Gemma Deller. Durante l'incontro verrà proiettato il corto "Brad Renfro Forever".

fonte gothamist

La Fin: l'ultimo video della campagna 7FAM

Arriva l'ultimo video della campagna "7 For All Mankind" (qui tutti gli altri) ideata e diretta da James Franco, che ci saluta con una nuova canzone intitolata "Can't Say Goodbye" composta insieme a Daddy e prodotta, come la precedente "Love in the Old Days", da Tim O'Keefe.

martedì 5 giugno 2012

Sangue e piume su Rebel

Se, dopo la foto pubblicata nel post precedente, vi siete chiesti cosa ci facesse James seminudo e ricoperto di sangue finto sul set di "Rebel", JamesFrancoTV soddisfa con una serie di foto la vostra curiosità. Nel fine settimana, una scanzonata banda capitanata da James Franco, ha invaso il MoCA cospargendo le location della mostra di vernice rossa e piume. Un'inattesa azione di performance art caratterizzante l'aspetto mutevole di "Rebel" che, da qui al 23 giugno (giorno di chiusura) potrebbe riservare altre sorprese.

domenica 3 giugno 2012

Rebel: James Franco e Lila Ash in "L.A. Proverb"

Continuiamo a parlare di "Rebel" con uno scatto di James davanti allo stand "L.A. Proverb", curato insieme all'artista Lila Ash. La collaborazione tra i due risale allo scorso anno, quando James ha scritto alcuni testi del comic book "Lost 'n Jealous" disegnato dalla Ash. Se lo avete perso, potete trovarlo QUI, inclusa la tavola utilizzata per l'installazione.

sabato 2 giugno 2012

A Dude's Take on Girls



30 maggio - Non guardo molta TV, ma stranamente ho visto la maggior parte degli episodi della serie dell'HBO Girls. La serie è prodotta da Judd Apatow, l'uomo che mi dette il mio primo lavoro decente come attore, il ruolo del freak nella serie televisiva Freaks and Geeks, e il mio primo vero ruolo comico, Saul Silver in Strafumati, ma non è per questo che l'ho guardata. Mi ha interessato all'inizio perché sembrava ritrarre il mio mondo – abitato da tipi creativi di New York che fanno fatica ad affermarsi. Non sto dicendo che ho problemi con l'affitto come il personaggio di Lena Dunham, Hanna, ma c'è stato un periodo, prima che Judd mi chiamasse per Freaks and Geeks, in cui i miei genitori non mi finanziavano più perché volevo recitare invece che frequentare la UCLA. Ho lavorato al McDonald's e il mio primo consiglio per Hanna sarebbe: trovati un cazzo di lavoro. Se davvero vuoi avere delle esperienze su cui scrivere, trovati un lavoro; e se davvero vuoi diventare un'artista, prenditi le tue responsabilità, anche servendo ai tavoli. Potresti maturare durante il percorso.

Questo mi porta ad un'altra esperienza personale con le giovani donne che finiscono l'università: ho passato gli ultimi cinque o sei anni in classi con persone come quelle raccontate dalla serie. Non sto giudicando nessuno dei miei ex-colleghi – sono sicuro che molti di loro hanno un sacco da dire su un attore che invade i loro Master – ma voglio dire che molti dei film che hanno realizzato in questi programmi trattano di storie che si adatterebbero perfettamente a Girls.

venerdì 1 giugno 2012

The End of the World: James Franco nella prima immagine dal set

Sono ripartite ieri a New Orleans le riprese di "This Is The End", debutto alla regia dell'attore Seth Rogen che ha chiamato, ad interpretare se stessi, un gruppo di attori/amici alle prese con l'apocalisse. Con le prime scene girate in esterno, arriva un'immagine dal set che sembra anticipare l'imminente fine del mondo. Nella foto, Paul Rudd, Seth Rogen, Jason Segel, Emma Watson, Aziz Ansari, Jason Segel e James Franco accompagnato, come già anticipato in una recente intervista a GQ, dall'immancabile cardigan Gucci (già visto qui).