domenica 9 settembre 2012

The Search for the Real: Part 2



Caro/a N_______________,

Sono stato così bene con te l'altro giorno, anche se so che le cose sono un po' strane. Quando ti ho invitato al Whitney era perché volevo trascorrere più tempo possibile con un amico, ma sai come sono -- ho bisogno di fare qualcosa sempre; non riesco a stare semplicemente seduto e cazzeggiare. E' per questo che ho insistito a leggere per te nel café del museo prima di vedere la mostra di Yayoi Kusama. Nel caso in cui non fossi riuscito a seguire tutto quello che abbiamo letto a causa del rumore o perché l'ho ripreso dal mezzo, ti dirò che Morning, Noon and Night di Spalding Gray è affascinante e disarmante. E' così semplice: un uomo ha un bambino con una donna con la quale condivide un altro figlio e un figliastro; la famiglia si è recentemente trasferita a Sag Harbor; l'uomo parla di una singola giornata priva di avvenimenti nei suoi nuovi dintorni con la nuova configurazione familiare. 

Ho continuato a chiedermi come questo libro possa essere così coinvolgente pur essendo così illusoriamente semplice. Penso che ci siano due cose in ballo che rendono quello che normalmente sarebbe la roba insignificante della vita di tutti i giorni interessante e perspicace: lui scrive di se stesso in maniera schietta e piacevolmente sincera; e sovrappone la sua semplice narrazione su yoga, shopping con suo figlio, e sesso con aneddoti tangenti e pensieri che implicano materiale molto più terribile e complicato. In questo modo arriva alla complessità della vita, addirittura al materiale apparentemente banale della semplice vita familiare.

Ieri ho guardato un film intitolato Compliance, il quale è ostentatamente basato su fatti veri che hanno avuto luogo in più di 70 ristoranti dove un chiamante anonimo si è spacciato per un poliziotto e ha usato la sua falsa autorità per far fare cose orribili ai dipendenti gli uni agli altri. Il film era fatto molto bene -- specialmente considerato il suo budget minimo -- cioè ha sempre mantenuto grande tensione. In qualche modo non succede molto, anche se allo stesso tempo ci sono enormi cambiamenti di personaggio e vengono tutti tirati nell'orribile situazione. Una cosa che i miei compagni spettatori -- uno dei quali lavora nelle risorse umane e sa tutto sulle regole delle relazioni con i dipendenti -- continuavano a sussurrare tra di loro era quanto fossero stupidi i personaggi per cadere in un simile inganno. Mentre è vero che i personaggi sono compromessi in modo ovvio, la strategia del truffatore è resa evidente al pubblico perché ci hanno messo al corrente del suo lato della conversazione. Il pubblico non è tenuto all'oscuro di chi sta chiamando, e la distanza ironica mette in luce i passi falsi dei personaggi. Potrei immaginare la situazione sembrare molto diversa se uno ne fosse in mezzo.

In più, l'avvenimento è inquadrato dalla struttura del film, il che significa che l'avvenimento non è più una cosa privata che accade nella stanza sul retro di un fast-food -- viene proiettato ad un pubblico più vasto.

I personaggi vivono i momenti privati nella stanza sul retro mentre il pubblico li guarda su una proiezione enorme; una perquisizione fisica che è stata fatta a due persone diventa uno spettacolo strip tease per un intero cinema. Questo collega anche il chiamante alla componente visiva di ciò che succede dall'altro capo della linea, quando infatti non può vedere quello che succede, può solo sentire ed immaginare (il che mostra quanto lo stupro possa essere una questione di potere più che di diretta gratificazione sessuale). Scusa per il divagare, ma uso questo esempio di film come un modo per mostrare l'uso del vero per raccontare una narrazione in maniera particolarmente semplice e franca.

Penso che accada qualcosa di simile nel libro di Spalding Gray: sentiamo parlare delle attività relativamente semplici di una giornata, ma poiché esse sono presentate come cose che sono veramente successe, portano un peso di tipo diverso. Un fattore aggiuntivo, che probabilmente Gray non ha pianificato quando ha scritto il libro cinque anni prima della sua morte, è che tutto è temperato dalle circostanze misteriose del suo apparente suicidio.

La vita apparentemente felice a Sag Harbor con la sua giovane famiglia è perseguitata dallo spettro della sua morte imminente -- qualsiasi sua risoluzione positiva riguardo alla vita famigliare dopo una vita amorosa tumultuosa prima di questa e qualsiasi sua soluzione per affrontare il prospetto della morte viene inghiottita dal fatto che probabilmente si è suicidato non molto dopo aver scritto questo libro. Tuttavia, con o senza lo spettro della propria morte, il libro funziona; ha ancora potere intrinseco per attirare il lettore nonostante l'ombra gettata dalle circostanze della vita dello scrittore. E io penso che sia questo il potere della verità. Non sta cercando di fabbricare una famiglia felice immaginaria, e se lo stesse facendo probabilmente avrebbe bisogno di rendere la famiglia disfunzionale perché nessuno vuole leggere di una famiglia felice nella finzione -- vogliamo ostacoli. Ma poiché egli sembra scrivere di cose vere come se succedessero a lui, può scrivere di cose più piccole. Non è un libro molto lungo, e forse non poteva mantenere questo tipo di cosa per molto -- parte del suo fascino è la sua fantasia a scorrimento veloce e la sua brevità. Ma nello stesso modo in cui accettiamo l'apparente stupidità dei dipendenti nel film Compliance poiché ci viene detto che questo è accaduto veramente, così veniamo assorti dalle attività relativamente semplici di Spalding Gray perché non le sta inventando.

In aggiunta a questa narrazione semplice e franca delle sue attività giornaliere, Gray riempie la narrazione con il proprio monologo interiore in cui riflette sulla morte (compreso una breve cenno al suicidio di sua madre); racconta i suoi precedenti matrimoni e tradimenti; e si addentra in alcune delle sue prestazioni lavorative con The Wooster Group, come monologhista solista, e come attore a noleggio in The Nanny di Fran Drescher. Queste digressioni approfondiscono l'attività di superficie della sua giornata dando il senso di una mente al lavoro. Siamo tutti sommersi dalle nostre soggettività; ogni giorno è pieno di esperienze avvolte da tutte le esperienze che abbiamo accumulato fino ad allora. Nessuno vive così nel presente che non sta vivendo parzialmente attraverso le esperienze complessive che ha già avuto; e Gray dà un'impressione di questo fenomeno a più strati di essere nel mondo con la sua miscelazione di esperienze superficiali con il pensiero interiore. Inoltre, però, i pensieri interiori sono resi molto più profondi perché sono in contrasto con attività più pedestri: yoga, leggere il giornale, preparare i bambini per la scuola, scegliere film da noleggiare, mangiare cena con la famiglia, mettere i bambini a letto, ecc.

Il lettore ha un senso che questo personaggio, Spalding Gray, sia una specie di figura Socratica che misura la vita con ogni piccolo evento che gli accade. Per deduzione può contemplare le cose più profonde della vita -- amore e morte -- pur non dovendo essere un'autorità di nessun soggetto. I suoi soggetti sono se stesso e la sua famiglia, ma può spostarsi da questi a soggetti più universali per il modo in cui li usa come una posizione di trampolino di lancio per la contemplazione.

Ho pensato che Into the Woods non fosse male. Ma la mia parte preferita è stata camminare attraverso il parco dal Whitney allo Shakespeare nel teatro di Park (i dipinti bianchi di Kusama con le pennellate come cesti erano i migliori, vero? Come anche quel film dove lei dipinge cuscinetti di giglio rossi nel lago e poi la vernice è sulla superficie dell'acqua). A dire il vero penso che il mio programma fosse migliore nella mia testa rispetto a quello che è successo veramente. Volevo una divertente giornata artistica, qualcosa che vedresti fare dai personaggi di Woody Allen ad un appuntamento: il Whitney, leggere al parco su una roccia fuori dal teatro, vedere un classico musical americano sotto le stelle e poi magari andare a cena tardi da Joe Allen. Ma immagino che fossi arrabbiato per qualche cosa.

autore: James Franco
traduzione: evaedmondo per James Franco Italia

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